CCNL Scuole Materne Fism: sottoscritti gli accordi in materia di assistenza sanitaria integrativa

La Commissione Paritetica Nazionale definisce l’Assistenza Sanitaria Integrativa e le relative modifiche al CCNL

Gli scorsi 24 giugno 2025 e 20 luglio 2025 si è riunita la Commissione Paritetica Nazionale, composta dall’Associazione datoriale Fism e le Organizzazioni sindacali Cisl-Scuola, Flc-Cgil, Snasal-Confas per decidere in merito al fondo di assistenza sanitaria integrativa.

Attraverso la stipula dei relativi verbali di accordo, le Parti sociali hanno stabilito quanto segue.

Con il verbale del 24 giugno 2025 la suddetta Commissione ha:

– individuato Unisalute come Fondo Negoziale di assistenza Sanitaria Integrativa per i lavoratori ai quali si applica il CCNL Fism;

– apportato variazioni sia all’art. 69 lettera b), del CCNL siglato il 28 maggio 2025, sul periodo di comporto (nel co. 7, la frase “rientrano nella disciplina del presente comma” viene sostituita con “rientrano nella disciplina del precedente comma”); che all’art. 74 Tutela della Maternità e della Paternità (stabilendo che l’integrazione dell’indennità Inps, prevista al co. 2, si applica ai congedi di maternità e di paternità alternativi, esclusi i periodi di interdizione pre e post partum, aventi inizio dal 28 maggio 2025, data di sottoscrizione del contratto).

Con il verbale del 20 luglio 2025, successivo all’aggiudicazione del Fondo di assistenza ad Unisalute, la Commissione ha stabilito:

– l’ammontare del contributo a carico delle scuole che è stato fissato in 84,50 euro annui per ciascun dipendente, pari a 7,042 euro mensili;

-nella prima fase di applicazione dell’Istituto dell’Assistenza integrativa, viene previsto un termine ulteriore per quelle scuole che non siano state in grado di fornire i dati del personale a Unisalute o alla relativa Cassa Reciproca entro il 1° settembre. Pertanto, le scuole potranno farlo entro e non oltre il 31 ottobre 2025.

Tuttavia, restano valide le regole Unisalute per il rimborso delle prestazioni ai dipendenti in caso di ritardata comunicazione dei dati da parte delle scuole potrebbe.

CCNL Penne, spazzole e pennelli: varata la piattaforma rivendicativa

I Sindacati richiedono 230,00 euro di aumento per il periodo 2026-2028

L’assemblea nazionale unitaria Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil ha varato nei giorni scorsi la piattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per gli addetti alla produzione industriale di penne e spazzole, in scadenza il prossimo 31 dicembre. Il documento sottoscritto sarà inviato alle controparti confindustriali, Assoscrittura e Assospazzole, per consentire un avvio immediato alla trattativa.

La richiesta di aumento avanzata dai Sindacati per il triennio 2026-2028 è di 230,00 euro lordi mensili di trattamento economico complessivo. A favore dei lavoratori di aziende che non applicano la contrattazione di 2° livello i sindacati chiedono un aumento di 120,00 euro, passando dagli attuali 330,00 euro a 450,00 euro annui. In materia di welfare contrattuale, si richiede di portare a 2,5% il contributo aziendale del fondo previdenziale Previmoda, e a 18,00 euro la quota versata dall’azienda al fondo sanitario di settore Sanimoda. Le OO.SS. richiedono, inoltre, incrementi percentuali delle maggiorazioni sulle diverse tipologie di lavoro straordinario e per il lavoro a turni (3%). 

Filctem, Femca e Uiltec in tema di conciliazione vita-lavoro chiedono di portare da 3 a 7 i giorni di permessi retribuiti per ricovero figli, aumentando l’età per la fruizione dei permessi a 18 anni e includendo anche i figli dei conviventi; l’aumento delle giornate di congedo paternità obbligatoria rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente; la fruizione del congedo parentale che preveda l’utilizzo frazionato anche in singole ore; permessi retribuiti in concomitanza con lo svolgimento di visite mediche. Richiesta inoltre la predisposizione di linee guida per il contrasto alle violenze e le molestie sui luoghi di lavoro e la previsione di un accesso migliorativo all’istituto per lavoratrici madri o lavoratori padri al rientro dal periodo di maternità e congedi parentali.

In materia di assenze per malattia le richieste principali sono l’aumento dell’indennità oltre il 180° giorno; la retribuzione al 100% dei primi tre giorni in caso di malattia e infortunio non sul lavoro; l’aumento del periodo di conservazione del posto da 13 a 16 mesi e del periodo di aspettativa non retribuita da 8 a 12 mesi.

La piattaforma realizzata presenta un insieme di proposte funzionali al miglioramento delle condizioni di vita nelle aziende del settore per arrivare nel più breve tempo possibile al rinnovo del CCNL.

CCNL Misericordie e Istituzioni Socio Assistenziali-Anpas: incontro con le Organizzazioni sindacali

Stabiliti i prossimi incontri per l’unificazione ed il rinnovo del contratto

Il 14 ottobre 2025 le Organizzazioni sindacali Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl hanno incontrato le Associazioni Anpas, Misericordie e Croce Rossa Italiana al fine di proseguire il percorso di unificazione e rinnovo del contrattuale dei due CCNL di settore.

In tale occasione, le Parti hanno svolto una prima analisi comparativa dei testi contrattuali, stabilendo le date dei prossimi incontri per le giornate del 26 novembre e del 2 dicembre.

Il primo incontro sarà incentrato al confronto sugli articoli, che le parti ritengono già corretti armonizzati e non bisognosi di modifiche o integrazioni, con l’obiettivo di armonizzarli e consolidarli nel nuovo testo unico. 

Il secondo appuntamento segnerà l’avvio del confronto sugli articoli che necessitano di aggiornamenti, modifiche anche di natura normativa o di implementazioni, in particolare su quegli istituti che caratterizzeranno il futuro contratto unico del settore dell’emergenza-urgenza.  

Le Sigle sindacali desiderano arrivare in tempi brevi alla sottoscrizione di un contratto innovativo che possa sia rispondere alle nuove esigenze di settore che riconoscere al personale coinvolto una giusta retribuzione. 

Pubblicato in Gazzetta il nuovo Decreto flussi 2026-2028

Programmate le quote di ingresso dei lavoratori stranieri per il triennio (D.P.C.M. 2 ottobre 2025).

Nella Gazzetta ufficiale del 15 ottobre 2025 è stato pubblicato il D.P.C.M. 2 ottobre 2025 che reca la “Programmazione dei flussi di ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2026-2028“. In particolare, gli ingressi complessivi nell’ambito delle quote prevedono che siano ammessi in Italia, per motivi di lavoro stagionale, non stagionale e di lavoro autonomo, cittadini stranieri residenti all’estero entro le seguenti quote complessive (articolo 5):

164.850 unità per l’anno 2026

165.850 unità per l’anno 2027

166.850 unità per l’anno 2028.

Tra i criteri specifici per i flussi di ingresso nell’ambito delle quote viene considerato il mantenimento di una quota specifica per gli addetti al settore dell’assistenza familiare, mentre tra i criteri specifici per gli ingressi al di fuori delle quote viene inserita la promozione di un intervento legislativo volto a disciplinare ingressi per lavoro subordinato non stagionale nel settore dell’assistenza familiare a favore di persone con disabilità.

CCNL Poste: i sindacati indicono lo sciopero nazionale

Blocco degli straordinari e delle prestazioni aggiuntive per 30 giorni

Le Organizzazioni sindacali Uil-Poste e Slc-Cgil hanno proclamato lo sciopero nazionale di tutto il personale delle prestazioni straordinarie ed aggiuntive alle dipendenze di Poste Italiane Spa, dal 17 ottobre al 16 novembre 2025.

Le ragioni della protesta nascono dall’indisponibilità dell’azienda ad affrontare il tema degli effetti negativi, sulla qualità della vita dei lavoratori, delle riorganizzazioni di Dto, Mp, Pcl. Ulteriori motivi alla base dello sciopero riguardano i problemi sulla sicurezza del lavoro, per i quali l’azienda non interviene nonostante le segnalazioni e la preoccupazione per il ruolo sociale di Poste Italiane che i sindacati ritengono sia messo a rischio dai tagli e dalla privatizzazione voluta dal Governo.

Le OO.SS., ricordando che l’articolo 31 del CCNL di settore non consente al lavoratore la permanenza sul posto di lavoro oltre l’orario normale se non per lavoro straordinario, affermano che sia legittimo rifiutare qualsiasi richiesta, da parte dell’azienda, di lavoro oltre l’orario ordinario, poiché rientra nell’elenco delle attività oggetto dell’astensione. Pertanto, le OO.SS. invitano tutti i lavoratori a rifiutare qualsiasi attività oltre l’orario contrattuale, in particolare per:

prestazioni ripartite/abbinamenti (il lavoratore, in fase di uscita, è autorizzato e, dunque, invitato a riportare in ufficio il prodotto residuo che non è possibile smaltire nell’orario ordinario);

distacchi verso Up Monoperatori (nel gestire i passaggi chiavi e contabili, il lavoratore è invitato ad effettuarli il giorno precedente o in apertura il giorno stesso, assicurandosi che rientrino nei tempi di lavoro ordinari);

convocazioni commerciali e corsi di formazione ( il lavoratore è invitato a rifiutarle se convocate al di fuori del normale orario di servizio).

Con la mobilitazione, le Sigle sindacali ribadiscono l’importanza della difesa dei diritti contrattuali, della sicurezza e della dignità dei lavoratori ed affermano, infine, la necessità di interventi concreti da parte dell’azienda.