CCNL Edilizia Industria: sottoscritto l’accordo in materia di bilateralità

Previsto il prolungamento del fondo prepensionamento e l’introduzione di nuove prestazioni sociali

L’8 ottobre 2025 Ance, Legacoop e associazioni artigiane e i sindacati di categoria Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil hanno raggiunto una intesa finalizzata al rafforzamento del sistema bilaterale delle costruzioni. 

L’accordo entrerà in vigore il 1° gennaio 2026, per un periodo sperimentale di due anni, e stabilisce il prolungamento del fondo prepensionamento e l’introduzione di nuove prestazioni sociali come:

– una retta mensile per i figli dei lavoratori edili deceduti sul lavoro, al fine di sostenere lo studio fino alla laurea;

– un contributo di 500,00 euro Una Tantum per sostenere un canone di locazione o la rata del mutuo;

– la possibilità per i lavoratori malati oncologici, con gravi malattie cardiache e autoimmuni, di avere una copertura economica pari alla erogazione della Naspi per sei mesi, in un periodo di aspettativa prima della scadenza del periodo di comporto.

A parere delle parti firmatarie, l’intesa conferma il sistema bilaterale edile come “un vero presidio di legalità e regolarità”, capace di offrire sostegno concreto ai lavoratori. Difatti, secondo le stesse, la bilateralità è soprattutto un patto di responsabilità condivisa tra imprese e lavoratori, al fine di garantire protezione nei momenti più delicati della vita professionale e personale.

Accordo e Intesa amministrativa tra Italia e Moldavia: le domande di pensione

Fornite le istruzioni operative sulle modalità di presentazione delle istanze (INPS, messaggio 8 ottobre 2025, n. 2971).

L’INPS ha fornito istruzioni operative sulle modalità di presentazione delle domande di pensione in relazione all’entrata in vigore il 1° settembre 2025 dell’Accordo e dell’Intesa amministrativa tra la Repubblica Italiana e la Repubblica di Moldova in materia di sicurezza sociale

In particolare, per quanto riguarda la presentazione delle domande di pensione da parte dei residenti in Italia e in Moldova bisogna tenere in conto che:

– i residenti in Italia devono presentare le domande di pensione in regime di convenzione italo-moldavo e in regime nazionale/autonomo moldavo, unicamente attraverso il canale telematico.

Le domande di pensione sono gestite dalla struttura territorialmente competente dell’INPS in base al criterio della residenza o da quella a cui fa capo l’ultimo ente datore di lavoro, per gli iscritti alla Gestione pubblica.

Se nella domanda di pensione l’assicurato dichiara periodi assicurativi maturati in Moldova prima del 1999, allegando la documentazione a corredo in suo possesso (buste paga, libretti di lavoro, ecc.), tale documentazione sarà trasmessa alla competente Istituzione moldava per le necessarie verifiche.

Gli applicativi per la presentazione delle domande di pensione da parte dei residenti in Italia sono stati aggiornati con l’inserimento della Moldova nella lista dei Paesi convenzionati;

– i residenti in Moldova, invece, devono presentare le domande di pensione in regime di convenzione italo-moldavo e in regime nazionale/autonomo italiano per il tramite dell’Istituzione competente moldava CNAS, che provvede a trasmetterle al Polo specializzato presso la Direzione provinciale INPS di Bari.

Infine, l’INPS informa che in linea con quanto previsto dall’Accordo e dall’Intesa amministrativa italo-moldava, sarà realizzato un sistema di scambio telematico dei formulari di collegamento e dei dati ivi contenuti tra l’INPS e la CNAS, il cui funzionamento sarà illustrato con un successivo messaggio.

CCNL Farmacie Private: bloccata la trattativa di rinnovo

Federfarma sospende il confronto e i sindacati annunciano lo sciopero

Il 9 ottobre 2025 era previsto l’incontro tra l’Associazione datoriale Federfarma e le Sigle sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs sul rinnovo del CCNL di settore il quale, però, è stato annullato da Federfarma stessa. La trattativa riguarda circa 60.000 lavoratori del comparto.

Tale sospensione della trattativa ha scatenato la reazione dei sindacati che annunciano la mobilitazione e uno sciopero nazionale.

I sindacati esprimono profonda disapprovazione, definendo la decisione di bloccare il confronto grave e non coerente con le precedenti dichiarazioni di apertura al dialogo della Parte datoriale.

L’incontro annullato era ritenuto, dalle OO.SS., fondamentale per la discussione di importanti temi per la categoria dei farmacisti e collaboratori di farmacia quali salario, professionalità, orari di lavoro e formazione. I sindacati hanno, inoltre, valutato inaccettabile la proposta di aumento salariale di 180,00 euro.

I sindacati accusano Federfarma di scarsa attenzione per i lavoratori e di voler far indietreggiare le relazioni sindacali ad un’impostazione ormai sorpassata.

Per contrastare tale condotta, le Sigle sindacali avviano una nuova fase di mobilitazione che si concluderà con la proclamazione dello sciopero nazionale, con l’obiettivo di far comprendere a tutti le ragioni dei lavoratori di un settore sempre più strategico per i servizi sanitari di prossimità.

San.in.Veneto: attivo il nuovo pacchetto di prevenzione gratuita 

Campagna sanitaria per la salute maschile 

Dal 1° ottobre al 31 dicembre 2025 è attivo il nuovo ed ultimo pacchetto di prevenzione gratuito offerto agli iscritti al Fondo Sani.In.Veneto in collaborazione con l’Ulss 8 Berica.

Tale proposta fa seguito al risultato positivo delle precedenti campagne sanitarie come medicina fisica, riabilitazione, ginecologia, cardiologia e ortopedia, che hanno registrato il tutto esaurito.

Il pacchetto è interamente dedicato alla salute maschile e comprende una visita urologica e andrologica per la diagnosi e il trattamento di patologie e disfunzioni dell’apparato urinario e genitale maschile, nonché per affrontare problemi di fertilità, disfunzioni sessuali, infezioni, malformazioni e tumori.

Le prenotazioni possono essere effettuate in due modi:

– online, tramite l’area riservata del sito;

– di persona, recandosi presso uno degli sportelli di Sani.In.Veneto.

Infine, i pacchetti sono disponibili anche per coloro che non risiedono nel territorio della ULSS 8 Berica.

CCNL Cartai: considerazioni di Fistel-Cisl sul rinnovo

La Sigla sindacale non aderisce allo stato di agitazione e chiede mandato pieno ai lavoratori per la conclusione delle trattative

La Sigla sindacale Fistel-Cisl, con comunicato del 6 ottobre 2025, esprime la non condivisione della decisione delle altre tre Sigle di iniziare lo stato di agitazione, ritenendola una scelta rischiosa in questa fase della trattativa di rinnovo del CCNL di settore.

Il sindacato ribadisce che la richiesta unitaria è focalizzata sulla riforma della classificazione del personale con l’obiettivo di riconoscere e diversificare le professionalità all’interno dell’organizzazione.

L’OO.SS. ritiene centrale l’esigenza di superare la vecchia idea di professionalità come un semplice rapporto uomo-macchina o uomo-mansione. La nuova visione deve riconoscere il ruolo totale del lavoratore, considerando le competenze tecniche e trasversali, la capacità di assumersi responsabilità, la capacità di adattarsi ed, infine, il contributo attivo agli obiettivi dell’azienda..

Il sindacato ritiene indispensabile prevedere anche una fase sperimentale per valutare l’efficacia del nuovo sistema di inquadramento professionale.

Per quanto riguarda la parte economica, Fistel-Cisl, ribadisce l’obiettivo del piano di recupero inflattivo posto in essere attraverso il calcolo IPCA.

La seguente tabella evidenzia la differenza tra l’IPCA prevista e l’IPCA reale per gli anni pregressi:

Anno IPCA prevista IPCA reale Differenza
2022 1 8,1 -7,1
2023 1,2 6,9 -5,7
2024 1,9 1,3 0,6
2025 2 2
2026 1,9 1,9
2027 2 2
2028 2 2

Il sindacato sottolinea l’importanza dell’inserimento in piattaforma della richiesta di recupero dell’inflazione maturata nel periodo di vacanza contrattuale, con il fine di raggiungere un accordo adeguato per il rinnovo del contratto dei grafici. Il suddetto recupero viene stimato nell’importo di circa 260,00 euro complessivi per il periodo 2025-2028.

La Parte datoriale, nell’ultimo meeting, aveva avanzato una proposta di 190,00 euro di aumento contrattuale per il rinnovo triennale 2025-2027. Proposta definita, dal sindacato, come insoddisfacente.

La Sigla Fistel-Cisl ritiene più costruttivo insistere sul confronto, mantenendo le trattative aperte piuttosto che avviare lo stato di agitazione. Pertanto, ha deciso di organizzare delle assemblee per chiedere un mandato pieno ai lavoratori e proseguire la trattativa da concludersi in due mesi. 

Il sindacato afferma che ci siano le condizioni sufficienti per una celere chiusura del contratto con inclusione dei seguenti punti:

– aumento in busta paga di circa 260,00 euro in 4 anni (2025-2028) al livello C1;

– maggiorazione per il turno notturno con un aumento dell’1%;

– aumento da 10,00 euro a 13,00 euro della quota a totale carico dell’azienda per l’assistenza sanitaria integrativa;

– aumento dello 0,2% del contributo al fondo pensione Byblos;

– pareggiamento dell’indennità di ciclo continuo dei cartotecnici e cartai.

Viene sottolineato che le richieste economiche sono state approvate da tutte e 4 le Sigle sindacali e dalla Parte datoriale.